Le strane sculture


 

Le strane sculture

 

Da un punto di vista storico archeologico, l’isola d’Elba offre un bagaglio di tracce e scoperte del passato piuttosto ricco e variegato. Molto di tutto questo è stato abbandonato ma l'attento ricercatore delle proprie radici potrà riscoprire, in un territorio piuttosto limitato come l’isola, le tracce di varie popolazioni della storia, differenti fra loro per regioni di provenienza e per il periodo in cui si insediarono nella nostra isola.

Etruschi, Greci, Romani, Barbareschi, Spagnoli, ecc. ecc.: sono queste figure di un lontano passato che lasciarono segni della loro cultura, con la costruzione di chiese, fortezze , necropoli, sculture, romitori, testimonianze ancora presenti ed invisibili tra il verde rigoglioso dell’Elba o visibili nel suggestivo centro storico di Portoferraio.

Domenica mattina di buon ora, con gli amici Stefano e Alberto, durante il nostro consueto camminare tra storia e leggenda, giunti a ridosso di una spiaggia- scogliera nelle vicinanze della frazione di Patresi ci siamo trovati improvvisamente faccia a faccia con delle meravigliose e strane sculture eseguite su lastroni e blocchi di granito, sculture che raffigurano motivi zoomorfi e poi una bella testa di donna e poco più avanti un magnifico nudo che ci ricorda vagamente antichissime sculture elleniche dedicate alla Dea Atena… scusateci, siamo consapevoli che questo è puro fantasticare ma a noi piace immaginare così, anche se dopo le prime indagini i consueti… si dice... di qualche anziano del luogo ci raccontano che intorno agli anni 60-70 (per tanti può anche sembrare preistoria) un ragazzo tedesco fu visto scolpire il granito… ci guardiamo attorno e scopriamo ancora sculture, alcune riproducono animali fantastici altri pesci e probabili calamari... l’autore a cui dobbiamo riconoscere una cultura artistica non indifferente probabilmente ha voluto lasciare questi messaggi per alimentare la voglia di fantasticare, scoprire i tesori della nostra isola.

Certo la caccia a tracce ed oggetti di un passato dimenticato è una ricerca continua, ma credo proprio che l’isola d’Elba, teatro da sempre di culture e tradizioni diverse, sia per tanti versi un tesoro ancora in parte da portare alla luce…

                                                                                                        Fabrizio Prianti




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